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La vulnerabilità del clown

Dal 6 Febbraio 2016 al 

6/7 Febbraio   workshop aperto a: tutti

INTERNATIONAL WORKSHOP:

 

LA VULNERABILITÀ DEL CLOWN

Condotto da BENOIT FELIX‐LOMBARD

 

Traccia di Lavoro:

– Il lavoro su se stessi

– Lo stato di non azione e lo stato di reazione

– La neutralità, il vuoto, l’assenza di intenzioni, stato zero

– Prendere contatto con se stessi. Essere in grado di ascoltare se stessi.    Quindi, di reagire.

 

IL CLOWN E LA VULNERABITITÀ

“La prima cosa che si nota osservando un clown è il naso rosso.
Il naso rosso è spesso chiamato la più piccola maschera in teatro.
Quindi cerchiamo di indossarlo e assistiamo alla magia che nasce. Facile? Sì e no.
Come una maschera, ci sono i rituali, i metodi ad esso collegati: un’arte.
Perché questa figura del circo affascina così tanto anche sia che provochi paura o gioia?
Mistero.
Indossando una maschera, di solito si dice che l’attore “venga recitato”. Ma per arrivare a questo punto, uno deve mettersi a disposizione.
Anche in questo caso, Domanda: che cosa potrebbe significare essere «disponibile» sul palco?
Le  varie teorie Teatrali dipendono dalla cultura. Il che significa che le differenze tra un metodo o un l’altro spesso si riferiscono esclusivamente sulle parole usate.
Chiamatela neutralità, il vuoto, l’assenza di intenzioni, stato zero …
L’obiettivo di questo primo approccio di clown segnerò l’inizio di un lavoro per prendere contatto con se stessi. Essere in grado di ascoltare se stessi. Quindi, di reagire. Il clown è raramente in azione, ma in reazione. Il primo lavoro di fronte a un clown lo fa colui che sta guardando.
E l’essere guardato, questa accettazione di essere osservato, è il passo in questo buco pieno di territori sconosciuti: se stessi.
Come attore ho avuto il privilegio di lavorare con maestri che mi hanno permesso di ricercare in questa direzione. Con il mio gruppo abbiamo sviluppato un corpus di esercizi- li chiamiamo «range» – dare all’attore la possibilità di vivere questa situazione di non-azione. Posizione che costituisce la base dell’arte della recitazione.” Benoit Felix-Lombard

 

 

Benoit Felix-Lombard

Diplomato all’ l’Ecole Supérieure d’Art Dramatique (ESAD) de la Ville de Paris sotto la direzione di Jean-Claude Cotillard.

Lavora con Nicolas Bouchaud, Michel Didym, Christophe Patty ou Eric Fre e come con la  Comédie Française (MES Jean-Louis Hourdin e con la MC 93 (MES Sylvia Bagli), al Théâtre Ouvert (MES Sophie Loucachevski), e al Théâtre 13 (MES Renaud Boutin).

Recentemente ha rappresentato (anche a Cesena) sotto la direzione di Giampalo Gotti “Eutifrone” di Platone e i Demoni di Dostoevskij.

È uno dei fondatori del collettivo de Le Foyer con Renaud Boutin.

Insegna in corsi  di Arte Drammatica  presso il Conservatorio Municipale di XIVèmearrdt . Parigi.

+39 347 367 2945

Via Dante 37, 53042 Chianciano Terme

info@improteatro.it

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